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Anfiteatro Romano - Catania
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Anfiteatro Romano - Catania

Anfiteatro Romano - Catania

Piazza Stesicoro



I resti del grandioso Anfiteatro Romano si aprono al centro di Piazza Stesicoro, circondati da una massiccia ringhiera. Venne costruito in età romano imperiale tra il I e il II secolo ed fu uno dei più importanti e grandi anfiteatri romani. Il monumento di pianta ellittica si trovava ai margini nord della antica città, a ridosso della collina Montevergine che ospitava il nucleo abitativo principale. Si estendeva sino al punto dove ora c'è via Penninello ed era per grandezza inferiore solo al Colosseo. Di forma ellittica, poteva contenere 16.000 spettatori, il suo asse maggiore era di m125 e il minore di m.105, aveva 56 archi, la cavea presentava 14 gradoni, 32 ordini di posti e raggiungeva un'altezza massima di 31 metri.
L'ossatura era in pietra lavica dell'Etna, mentre il rivestimento era in parte di marmi pregiati. E' possibile visitare, in tutto il suo circuito, il corridoio inferiore che corre sotto i palazzi che si affacciano su via Manzoni. Volendo, si può andare a curiosare in via Anfiteatro (2ª traversa a destra di via Manzoni) dove è possibile vedere uno degli ambulacri dell'Anfiteatro.
Totila, re dei Goti, fece usare i materiali per cingere di mura la città e nell'XI secolo, le sue strutture furono utilizzate da Ruggero II di Sicilia come cava per la costruzione della cattedrale di S.Agata e forse anche del Castello Ursino. Dopo il terremoto del 1693, venne interrato con le maerie per evitare che i suoi cunicoli servissero da nasondigli per i malfattori e poi trasformato in piazza d'armi. Fu in seguito coperto dalla costruzione di nuovi palazzi e dalla Chiesa di S.Agata alla Fornace (conosciuta come San Biagio). Dobbiamo essere grati sia ad Ignazio Paternò Castello principe di Biscari, che a Giuseppe De Felice, promotore di una campagna di scavi tra il 1904 e il 1906, se oggi è possibile vedere i resti di questa costruzione che sino ad allora era coperta da una grande aiuola fiorita. Il principe Biscari impiegò consistenti somme del suo denaro per eguire degli scavi e in due anni ne portò a giorno un intero corridoio e 4 grandi archi della galleria esterna.

Annotazioni
L'anfiteatro è un edificio pubblico dell'antichità classica (associato particolarmente all'antica Roma) usato per i giochi dei gladiatori (chiamati anche munera) e per le venationes.
A prescindere dalla funzione, la differenza esteriore tra un anfiteatro e un teatro romano è che l'anfiteatro è di forma ellittica mentre il teatro è semicircolare e dotato di una scena sul lato piatto.
Un anfiteatro è diverso anche dal circo romano che era usato per corse con i cavalli aggiogati a dei carri, e che ha una forma molto più allungata (di solito supera i 400m). Tuttavia i circhi erano piuttosto rari, mentre teatri e anfiteatri (assieme alle terme) rappresentano un reperto tipico di ogni città romana grande o piccola.
L'anfiteatro più famoso al mondo è il Colosseo, che più correttamente è detto anfiteatro Flavio, costruito dalla dinastia dei Flavi. In particolare fu iniziato dall'imperatore Vespasiano e fu terminato (e sontuosamente inaugurato) dal figlio Tito. Il Colosseo resta anche quello con le dimensioni maggiori (diametri esterni: 188 x 156m, arena: 86 x 54 m), anche perché quando fu costruita la città che doveva rivaleggiare con Roma (Costantinopoli) i giochi gladiatorii erano ormai malvisti e in declino.
Il secondo è l'anfiteatro di Capua (I-II secolo, 170 x 140 m). Il terzo è quello di Milano (I secolo, 155 x 125). Fino a qualche tempo fa l'arena pareva eccessiva (90 x 60 m), ma solo di recente si è scoperta la presenza di un anello interno che la porta a dimensioni più ragionevoli (71 x 40,5 m). Vi è poi l'anfiteatro di Verona (generalmente chiamato impropriamente Arena) con diametri esterni 152 e 123 m e arena di 75,68 x 44,43 m. A seguire l'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli (147 x 117), El Jem (tardo e mai ultimato ma in buono stato di conservazione) 148 x 122 m, Arles 136 m x 107, Nimes 133 x 101, Tarragona 109,50 per 86,50 m (l'arena era di 62,50 m per 38,50).



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